Welfare

Sportello inclusione Lavoro, presentato progetto di reintegrazione per ex detenuti e disoccupati

Sportello inclusione lavoro
il programma ha coinvolto per la prima volta ex detenuti e disoccupati di lungo corso, compresi tra i venticinque e sessant'anni, in un percorso di reintegrazione alla vita attiva
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Una svolta nel panorama del welfare locale, martedì 9 aprile è stato presentato il progetto “Sportello inclusione lavoro”. Promosso dal Comune di Palo e dal Consorzio Mestieri Puglia, il programma ha coinvolto per la prima volta ex detenuti e disoccupati di lungo corso, compresi tra i venticinque e sessant’anni, in un percorso di reintegrazione alla vita lavorativa attiva.

Fino a questo momento, il percorso ha coinvolto dieci individui, principalmente donne di estrazione sociale media, provenienti dai settori manifatturiero, dei servizi alla persona e industriale. Questi partecipanti saranno sottoposti a un tirocinio che costituirà un’opportunità di inserimento preliminare in azienda, offrendo loro una formazione lavorativa.

Alla conferenza stampa, tenutasi nella sala riunioni del Comune, erano presenti il sindaco Tommaso Amendolara, la responsabile dei Servizi Sociali Anna Teresa Marsala, il vicesindaco Giannicola Cuscito, il presidente del Consorzio Mestieri Puglia Vito Genco e l’assessore alle Politiche del Lavoro Oronzo Panebianco.

«Quest’anno siamo riusciti ad investire risorse finanziarie in questo progetto – ha spiegato Anna Teresa Marsala -, era difficile per noi assegnare erogazioni specifiche a causa della scarsa prontezza delle realtà con cui avevamo collaborato in precedenza. Spero che oggi sul territorio si possa fare un buon percorso».

Il vice sindaco Giannicola Cuscito ha dichiarato  in apertura le norme giuridiche come la legge Smuraglia che facilita l’integrazione lavorativa dei soggetti che hanno trascorso del tempo in reclusione. Ha aggiunto che l’elemento importante che volevano trasmettere era il concetto di rieducazione attraverso il lavoro. Ha inoltre spiegato che lo scopo dell’amministrazione era intervenire nel territorio per recuperare soggetti fragili, al fine di ottenere un triplice risultato: una ricaduta economica produttiva, nuovi incentivi per le imprese e la promozione dell’inclusione sociale.

«Al primo tentativo la manifestazione d’interesse legata a questo progetto è andata deserta, ma la nostra amministrazione non si è arresa, – ha detto Tommaso Amendolara – abbiamo riprovato e siamo riusciti per la prima volta nella storia di Palo a mettere al centro gli ex carcerati e i disoccupati in un percorso di reintroduzione professionale che fosse innovativo perché eravamo consapevoli che oggi ci fosse necessità da un lato di politiche assistenziali ma che andassero reinterpretate in una chiave non totalizzante, anche se lo Stato si deve fare garante della dignità umana di gli chi chiede sostegno; e che dall’altro ci sono delle situazioni di necessità che prevedono l’uso di uno spettro più ampio di strumenti, oltre a quelli sussidiari, per reintegrare professionalmente e fornire supporto. Le Istituzioni devono avere la capacità di comprendere la complessità della realtà di chi si appoggia a loro e utilizzare il tempo necessario per capire la quotidianità di quelle persone che subiscono quei fenomeni che non permettono loro di integrarsi nella vita attiva».

L’ assessore alle Politiche del Lavoro, Oronzo Panebianco, ha dichiarato che l’inclusione di coloro maggiormente svantaggiati e le politiche del lavoro sono due tematiche separate che devono trovare una convergenza. Ha aggiunto di aver notato che molti ragazzi che hanno avuto problemi con il crimine oggi hanno difficoltà con un percorso di reintegrazione sottolineando che è la prima volta che il comune di Palo riesce a fare questo, grazie a Punti Cardinali e al finanziamento regionale, che ha portato alla costruzione di una nuova parterre quale quella con Mestieri Puglia. Ha concluso dicendo di essere fiducioso nel buon esito di questa esperienza e di riuscire il prossimo anno a replicarla.

Riguardo a Mestieri Puglia, è un’agenzia per il lavoro attiva nel territorio regionale la cui missione è l’inclusione sociale delle persone a rischio di marginalità, accompagnandole tramite l’inserimento nella vita attiva e assumendo il ruolo di accompagnatore delle persone maggiormente vulnerabili dal punto di vista sociale e potenzialmente più in difficoltà anche dal punto di vista professionale.

Vito Genco, presidente del Consorzio Mestieri Puglia, ha affermato che occuparsi di coloro che vivono in condizione di svantaggio attraverso servizi in grado di integrare politiche di welfare e politiche per il lavoro è una buona opzione a favore della coesione sociale di una comunità. Aggiungendo che questo tipo di iniziative dimostrano quanto sia utile e possibile creare percorsi in cui istituzioni pubbliche, enti del terzo settore e imprese del sistema produttivo locale si ripartiscono la responsabilità e l’impegno verso l’inclusione di persone a rischio di marginalità sociale.

giovedì 11 Aprile 2024

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